Cos'è la transustanziazione?

Pubblicato il 24 ottobre 2024 alle ore 20:43

La transustanziazione: Mistero della Presenza Reale di Cristo nell'Eucaristia

La transustanziazione è uno dei misteri centrali della fede cristiana cattolica, che si riferisce al cambiamento sostanziale del pane e del vino nell'Eucaristia nel Corpo e Sangue di Gesù Cristo. Sebbene le apparenze esterne del pane e del vino rimangano inalterate, secondo la dottrina cattolica, la loro essenza o sostanza viene trasformata. Questo avviene durante la celebrazione della Messa, nel momento della consacrazione, quando il sacerdote ripete le parole pronunciate da Gesù nell'Ultima Cena: "Questo è il mio corpo" e "Questo è il mio sangue" (Matteo 26:26-28).

Origine biblica e teologica

La dottrina della transustanziazione affonda le sue radici nelle parole di Gesù riportate nei Vangeli e nella Lettera di San Paolo ai Corinzi. Nell'Ultima Cena, Gesù prese il pane e disse: "Prendete e mangiate: questo è il mio corpo". Allo stesso modo, prese il calice del vino e disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza, versato per molti" (Matteo 26:26-28). Queste parole furono intese fin da subito dai primi cristiani come un comando di commemorare il sacrificio di Cristo, ma anche come un'espressione della Sua presenza reale nel rito eucaristico.

La Chiesa cattolica ha sempre creduto che, in virtù delle parole di Gesù e dell'azione dello Spirito Santo, il pane e il vino non sono semplici simboli, ma diventano realmente il Corpo e il Sangue di Cristo. Questa convinzione si è sviluppata nel corso dei secoli, con il Concilio di Trento (1545-1563) che ha formulato con chiarezza la dottrina della transustanziazione, contro le interpretazioni simboliche o riduttive dell'Eucaristia.

Che cos'è la transustanziazione?

La parola "transustanziazione" deriva dal latino trans (cambio) e substantia (sostanza). Essa descrive il processo attraverso il quale la sostanza del pane e del vino si trasforma nella sostanza del Corpo e del Sangue di Cristo. Sebbene le qualità accidentali – come l’aspetto, il gusto e l’odore – rimangano quelle del pane e del vino, la loro vera essenza cambia.

Questo concetto si basa su una distinzione filosofica tra "sostanza" e "accidenti", una distinzione che risale ad Aristotele. La sostanza è ciò che rende una cosa quello che è nella sua essenza, mentre gli accidenti sono le caratteristiche esterne e visibili. Nella transustanziazione, è la sostanza che cambia, mentre gli accidenti rimangono inalterati. Anche se percepiamo ancora pane e vino, in realtà, attraverso il mistero della fede, essi sono il Corpo e il Sangue di Cristo.

La presenza reale di Cristo

Uno dei principi fondamentali della transustanziazione è che, attraverso questo processo misterioso, Cristo è realmente presente nell'Eucaristia. Questa presenza è chiamata "reale" non per escludere altre forme in cui Cristo è presente – ad esempio, nella Parola proclamata o nella comunità riunita – ma per sottolineare la realtà unica e incomparabile della Sua presenza sotto le specie del pane e del vino consacrati.

Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1374), questa presenza reale di Cristo è “una presenza unica, perché fa sì che Cristo, Dio e uomo, sia presente tutto intero e interamente". In ogni particola e in ogni goccia del vino consacrato, Cristo è presente in tutto il Suo essere, in corpo, anima, divinità e umanità.

Il significato spirituale

La transustanziazione ha un significato profondo per la vita spirituale del cristiano. Prima di tutto, essa rende presente il sacrificio di Cristo sulla croce in modo perpetuo. La Messa non è una ripetizione del sacrificio del Calvario, ma una sua attualizzazione. Attraverso l'Eucaristia, i fedeli partecipano a quel sacrificio salvifico e ricevono i frutti della redenzione.

Inoltre, l'Eucaristia è un cibo spirituale che nutre l'anima. Gesù stesso disse: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno" (Giovanni 6:54). La comunione con il Corpo e il Sangue di Cristo rafforza il credente nella fede, lo unisce più intimamente a Cristo e alla Chiesa, e lo sostiene nel cammino verso la santità.

Fede nel mistero

La transustanziazione è un mistero che sfida la comprensione razionale. Come molti degli aspetti più profondi della fede cristiana, essa non può essere completamente afferrata dalla sola ragione umana. Per comprendere e accettare la transustanziazione, è necessaria la fede. Come scrive San Tommaso d'Aquino nel suo inno eucaristico Adoro Te devote, "la vista, il tatto, il gusto in Te si ingannano; ma solo con l’udito si crede con sicurezza: io credo tutto ciò che ha detto il Figlio di Dio; nulla è più vero di questa parola di verità".

La fede nella transustanziazione è una fede nella parola di Cristo e nella potenza dello Spirito Santo. È una fiducia che, anche se i nostri sensi ci dicono che ciò che vediamo è pane e vino, la realtà più profonda è che abbiamo davanti a noi Cristo stesso, realmente presente per donarci la Sua vita.

Conclusione

La transustanziazione è un mistero che sta al cuore della vita cristiana, un mistero che chiama i fedeli a una fede profonda e a un incontro personale con Cristo. Attraverso la celebrazione dell'Eucaristia, la Chiesa sperimenta la presenza viva di Gesù, che si dona a noi sotto le apparenze del pane e del vino, trasformandoli nel Suo Corpo e nel Suo Sangue.

Questo insegnamento, che può apparire difficile da comprendere con la sola ragione, trova il suo significato più profondo nella fede e nell’amore per Cristo. L'Eucaristia, attraverso la transustanziazione, diventa il sacramento dell’unità, della comunione con Dio e con i fratelli, e la fonte della grazia per vivere pienamente la vita cristiana.

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